Integrale? Cereali? Crusca aggiunta? Facciamo chiarezza!
INTEGRALE? L’APPARENZA INGANNA: COME RICONOSCERLO?
I prodotti integrali non sono una novità, infatti circa il 53% degli italiani li acquista e consuma regolarmente per il gusto, il basso indice glicemico e l’alto contenuto di fibre e sali minerali.
Quelle appena descritte sono proprietà tipiche dei prodotti integrali ma non tutti possono vantare le
medesime qualità nutrizionali. Nella scelta di un prodotto integrale il colore più scuro non costituisce una garanzia.
Come possiamo riconoscere e acquistare un vero integrale? La risposta è contenuta in questo articolo.
Perché preferire l’integrale?
Il consumo di cereali integrali rappresenta un vantaggio per la salute, infatti l’assunzione giornaliera di circa 30g di fibra è associata ad un più basso rischio di malattie cardiovascolari e diabete di tipo 2.
E’ stato dimostrato che un adeguato consumo di fibra alimentare è in grado di prevenire fenomeni di stipsi e di facilitare il controllo del peso corporeo. Inoltre, diversi studi scientifici, hanno sottolineato come il consumo di cereali integrali sia in grado di migliorare l’equilibrio dell’insulina, la funzione endoteliale e di ridurre i parametri infiammatori. Ulteriori vantaggi sono costituiti dalla riduzione del colesterolo LDL e dalla minore incidenza di malattia coronarica e ictus.
Cos’è ‘integrale?
I prodotti “integrali” sono così chiamati perché derivati dalla lavorazione del chicco intero (il nome deriva dal latino integralis che significa integro, intero).
Il chicco è costituito da tre parti: la crusca, l’endosperma e il germe.
– Crusca: è la parte più esterna ed è ricca di fibre, sali minerali e vitamine del gruppo B;
– Endosperma: ricco di amido, costituisce la riserva energetica del germe;
– Germe interno: rappresenta l’embrione ed è ricco di vitamine del gruppo B, vitamina E, antiossidanti e grassi insaturi.
Il prodotto integrale prevede la lavorazione del chicco intero mentre il prodotto raffinato deriva dalla lavorazione dell’endosperma, previa eliminazione del germe e della crusca.
Uno dei problemi relativi alla produzione dei prodotti integrali deriva dal fatto che le industrie che li producono si occupano anche della loro raffinazione; ciò che accade è che il chicco viene originariamente lavorato per ottenere il prodotto raffinato e, solo successivamente, viene aggiunta una parte di crusca per ottenere un prodotto verosimilmente integrale che non presenta infatti, le stesse qualità nutrizionali del prodotto derivato dalla lavorazione del chicco intero.
Come riconoscere l’integrale?
Passo 1: leggere l’etichetta. Le confezioni dei prodotti alimentari sono costruite per stimolare l’acquisto da parte del consumatore e la tendenza è quella di associare una scelta sana a un prodotto che dichiari “ai cereali”, “con crusca” o “con farina integrale”. La scelta ottimale dovrebbe ricadere sui prodotti che riportino la dicitura “derivante da chicco intero”
Passo 2: chiedersi “Quanto è integrale?”. Spesso i prodotti che vengono commercializzati attraverso la dicitura “con farina integrale” hanno un contenuto di farina integrale molto basso, anche il 10%. Il consiglio è di scegliere quei prodotti che in etichetta riportino la “farina integrale” come primo ingrediente e con percentuali molto alte. Infine ricordiamo che un prodotto “ai cereali” non significa necessariamente che essi siano integrali.
Passo 3: integrali, decorticati o perlati? La grande varietà di prodotti proposta dalla grande distribuzione può generare confusione.
Nel prossimo paragrafo verranno spiegate le differenze tra queste tipologie di prodotti.
Integrali, decorticati o perlati
Il vero integrale è un prodotto ottenuto dalla lavorazione del chicco intero, in tal caso acquistarlo costituisce la scelta ottimale. Affidarsi ad aziende valide permette di evitare il consumo di semi-integrali o falsi-integrali.
Un primo processo di raffinazione del chicco porta all’ottenimento del cereale decorticato; in questo caso viene persa una percentuale di crusca mantenendo endosperma e germe. Se dubitiamo della validità del prodotto integrale la scelta migliore è costituita dal decorticato.
La perlatura è un processo di raffinazione completa che produce un cereale privo di crusca e germe. L’orzo perlato ha avuto un grande clamore perché considerato migliore ma ricordiamoci che “perlato” è sinonimo di “raffinato”.
Uno stile alimentare sano inizia da un acquisto intelligente. Scegliere con consapevolezza è il primo passo verso la salute.